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PAKISTAN LA CASA DI CRISTINA

«L’iniziativa nasce dalla volontà di promuovere l’economia e la socialità di quel paese - spiega Bellò - con un’opera in cui troveranno spazio una biblioteca pubblica, una farmacia, connessioni ad internet e che in parte sarà dedicata ad accogliere gli escursionisti, per lo più occidentali, che intendono scalare le molte vette che circondano il villaggio, considerato “la porta” del-l’Hindu Kush». L’alpinista e scrittore ha spie-gato che il coinvolgimento dei giovani scledensi è nato dall’incontro con una docente del Pasini appassionata di montagna, Domenica Lora, che dopo aver saputo dell’idea del centro Cristina Castagna ha candidato l’istituto a partecipare fattivamente: «Un’idea che ci è piaciuta subito - ha sottolineato Bellò - Perché mette i ragazzi nelle condizioni di applicare le proprie conoscenze in un’iniziativa stimolante e solidale». «Per ora i ragazzi hanno elaborato alcuni spunti preliminari - ha spiegato l’architetto Baggio - Sono punti di partenza interessantio, che dovremo ora calare nelle esigenze concrete per arrivare ad una soluzione definitiva. L’idea è quella di utilizzare solo materiali e manodopera locale». Il budget previsto per l’opera è di circa 100 mila euro che saranno raccolti tramite donazioni che in parte stanno già arrivando tramite varie associazioni tra cui il Cai. «Un investimento che in un Paese povero come il Pakistan pesa come un milione di euro da noi - ha fatto presente l’imprenditore Giorgio Stocchero, rappresentante di categoria del mandamento marosticano di Confartigianato - Si creerebbe un circuito economico sia immediato, sia di lungo periodo, legato al turismo degli scalatori». Ricorda inoltre che negli anni scorsi, proprio a Ghotulti, l’associazione degli artigiani vicentini ha finanziato un acquedotto. Il progetto vero e proprio della “Casa” di Cristina Castagna prenderà fisicamente corpo nel primo quadrimestre del prossimo anno scolastico.


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