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Cristina Castagna nasce il 23 dicembre 1977, una bambina vivacissima, sempre in movimento: per questo il papà l’ha soprannominata “El Grio”. 

La sua spiccata sensibilità la porta fin da giovane in missioni umanitarie in Africa e in Albania.

Poi una passione tardiva ma travolgente l’ha allacciata alle montagne e al fascino dell’alta quota: il piccolo grillo che cerca di saltare su cime altissime.

La sua grande passione, il suo grande Amore della Vita è la montagna.

Ha iniziato nel Gennaio del 2003 con l’Aconcagua in Argentina e da lì sempre più in alto con un tentativo all’Everest nello stesso anno fino a 7800 metri.
Nel 2004 il suo piccolo riscatto: arriva in vetta alla Cima Centrale dello Shisha Pangma: è la più giovane donna italiana ad aver raggiunto un 8000.
Il 2005 va in Pakistan sulla Cima del G2 (8035 metri). 
Nel 2006 tenta il Lhotse: ma come nella vita succede di dover rinunciare anche qui le regole non cambiano, così si ferma a 8100 metri per il freddo ai piedi.
Nel 2007 conquista la Vetta del Dhaulagiri (8167 metri) in Nepal , ed infine nel 2009 il Broad Peack (K3 – 8047 metri) nella catena del Karakorum. 

Nessuno l’avrebbe pronosticato ma con umiltà e tenacia, passo dopo passo, riesce a realizzare il sogno di salire sulle vette più alte della terra. 
Con uno stile puro, allegro, generoso e trasmettendo a chi le è accanto una straordinaria esperienza di vita ha scalato, uno dopo l’altro, cinque ottomila himalayani lasciandosi dietro un piccolo patrimonio di pensieri scritti sulle tende d’alta quota, un diario all’aperto consegnato al vento e al tempo. 

Giovane e saggia, determinata ma dolce, solare ma intimista, ha lasciato ovunque l’impronta speciale del suo passaggio . 

Fino all’estate 2009 quando la montagna l’ha chiamata a sé in un abbraccio che lei ha voluto, in una sorta di testamento naturale, rendere eterno; il suo corpo è ancora oggi rivolto al K2, in un connubio imperfetto tra uomo e montagna.

 

 

Maria Grazia "Ace"

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